TERAMO – Secondo l’accusa avevano messo su un giro di false rottamazioni di moto, per consentire agli acquirenti di ottenere i relativi benefici di legge: un’accusa che aveva portato a processo 19 persone per falso e truffa – due titolari di una concessionaria di moto, il titolare di una ditta di autodemolizione e sedici clienti – con quest’ultimo reato poi riqualificato in tentata truffa, e che è caduta in aula con il giudice Franco Tetto che oggi, al termine del processo di primo grado, ha assolto tutti gli imputati con la formula perché il fatto non sussiste. Per gli imputati (i principali erano Gianluca Palma e Fabrizio Corona, titolari della concessionaria di moto Wheels), l’accusa aveva chiesto condanne tra i 6 e i 10 mesi.
Alcuni imputati, ma solo per un capo, sono stati assolti perché il reato contestato è stato ritenuto non punibile per la particolare tenuità del fatto. Gli imputati erano assistiti dagli avvocati Gennaro Lettieri, Guglielmo Marconi, Tommaso Navarra, Sergio Menna, Fabrizio Antenucci. I fatti contestati ai 9 imputati erano relativi ad un periodo compreso tra il 2009 e il 2010 quando, secondo l’accusa, avevano presentato falsi certificati di rottamazione per poter usufruire dei relativi incentivi nell’acquisto di nuovi veicoli.